Il debito e la patrimoniale "simulata"

Nel 2013 il debito pubblico italiano sar\ue0 pari a 1.988 miliardi di euro. Quello tedesco sar\ue0 di 2.082 miliardi, quello francese di 1.946 miliardi e quello inglese di 1.532 miliardi di sterline, che al cambio attuale significano circa 1.900 miliardi di euro. L\u2019Italia dunque non \ue8 pi\uf9 la pecora \u201cnera\u201d del debito pubblico europeo e mondiale. Eppure, nel 2013 pagheremo interessi sul debito per la ragguardevole cifra di 91 miliardi di euro: 36 miliardi in pi\uf9 della Francia, che ha un\u2019esposizione statale uguale a quella italiana, 21 in pi\uf9 della Gran Bretagna, che si sta avvicinando ai nostri livelli di indebitamento, e 27 in pi\uf9 della Germania, il cui debito \ue8 pi\uf9 alto di quello italiano. Gli svantaggiosi tassi pagati dal nostro Paese riflettono, innanzi tutto, un deficit di credibilit\ue0 dell\u2019Italia, ma \ue8 anche una conseguenza della rigida misurazione statistica del debito pubblico in rapporto al PIL che, nel nostro caso, fornisce un'idea distorta della sostenibilit\ue0 del nostro debito, poich\ue9 non tiene conto del patrimonio delle famiglie. Un semplice esercizio, basato su una tassa patrimoniale \u201csimulata\u201d, dimostra che l\u2019Italia ha oggi un debito pubblico del tutto simile, quanto a sostenibilit\ue0, ai debiti di altre economie ritenute pi\uf9 \u201cvirtuose\u201d